Quando abbiamo registrato questo dominio, volevamo mettere solo notizie esagerate o totalmente inventante; non ci saremmo mai sognati di dover riportare fatti di cronaca realmente avvenuti.
Ecco a quali danni può portare la fobia per un insetto tutto sommato tranquillo (se lasciato in pace) che in ogni caso termina il suo ciclo vitale tra ottobre e novembre
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Da Il Piccolo del 07 settembre 2022 articolo di MONICA GASPARINI

La nube conseguenza della reazione tra fuoco e cloro. Ieri mattina altri sopralluoghi 

VIGNOLE BORBERA – Nube tossica lunedì sera su Vignole? Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Carabinieri e Arpa: gli inquirenti stanno cercando di chiarire qual è stata la causa dell’incendio che ha interessato una struttura di servizio dell’acquedotto. Secondo i primi accertamenti è emerso che alcuni operai stavano cercando di eliminare un nido di calabroni col fuoco. Una parte di tettoia sarebbe però caduta su una vasca contenente cloro. La conseguenza sarebbe stata una nube che ha costretto un intervento d’urgenza

La zona è stata isolata, e militari e sindaco hanno consigliato la popolazione di tenere le finestre chiuse. 

La comunicazione di Arpa

“Ieri sera, lunedì 5 settembre, Arpa Piemonte, contattata da vigili del fuoco per una richiesta di supporto, è intervenuta in seguito all’incendio a Vignole Borbera, in località Variano (provincia di Alessandria) che ha interessato un locale di servizio nell’impianto dell’acquedotto all’interno del quale era presente un serbatoio di cloro (ipoclorito sodio in soluzione al 15%).

L’incendio – continua l’Agenzia – ha causato la rottura del serbatoio con sversamento del cloro al suolo e in aria

Al momento dell’intervento, l’incendio risultava ormai domato e il cloro fuoriuscito in via di dispersione in atmosfera. Arpa ha proceduto ad effettuare le prime misure con strumentazione portatile da campo registrando valori di acido cloridrico molto contenuti (0,3 ppm)”.

Un secondo sopralluogo è stato effettuato ieri mattina (martedì 6 settembre). I tecnici stanno valutando eventuali situazioni di sversamento su suolo o acque.

FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA

Da Luglio 2022 si sono succeduti una serie di articoli giornalistici dai toni allarmistici ed esagerati che hanno causato un’ondata di panico nella cittadinanza romana riguardo a Vespa orientalis.
Si tratta di un calabrone originario del mediterraneo e il suo areale si estende dall’Italia al Kazakistan, ma lambisce appena l’Africa settentrionale e non arriva certo dalla Cina o dal Madagascar.
Presente da sempre nelle regioni meridionali del nostro paese, da alcuni anni si sta spostando verso nord anche a causa degli inverni più miti e delle temperature medie più elevate.
Le prime segnalazioni a Roma sono del 2019, a Trieste dal 2018, Genova e Grosseto nel 2020
L’ISPRA è intervenuta creando post informativi e rilasciando a La Repubblica l’intervista di Valentina Raggiu ad Andrea Monaco, zoologo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, dove di fatto fornisce informazioni corrette tentando di smorzare l’inutile ondata di allarmismo.

Di seguito alcuni link di approfondimento
Intervista a Andrea Monaco (ISPRA)
https://www.kraugh.it/vespa-orientalis/
https://www.kraugh.it/ciclo-vitale-dei-calabroni-genere-vespa/
https://www.kraugh.it/quanto-sono-realmente-pericolose-le-vespe-crabro/

Di Luca